Il film Room 999, diretto da Lubna Playoust e distribuito da CG Entertainment insieme a Cinema Beltrade – Barz and Hippo, arriva nelle sale italiane a partire dal 6 maggio. Quest’opera cinematografica, ispirata a Room 666 del 1982 di Wim Wenders, è stata presentata durante il Festival di Cannes 2023 e alla Festa del Cinema di Roma 2022-2023, ponendo una riflessione profonda sul destino dell’arte cinematografica e del linguaggio visivo.
Il confronto tra passato e presente: Room 666 e Room 999
L’eredità di Wim Wenders
Nel lontano 1982, Wim Wenders coinvolse 16 illustri registi per discutere del futuro del cinema nel controverso film Room 666. Quattro decenni dopo, Lubna Playoust si pone la stessa fatidica domanda a una nuova generazione di cineasti: è il cinema destinato a scomparire come linguaggio artistico? La risposta a questa sfida è stata offerta da una vasta schiera di registi, tra cui Wim Wenders, Audrey Diwan, David Cronenberg, Joachim Trier, Shannon Murphy e molti altri, ognuno portatore di uno sguardo unico e distintivo sul panorama cinematografico contemporaneo.
Filmando Room 999: tra tradizione e innovazione
Le riprese di Room 999 hanno preso vita all’interno di una camera d’albergo sulla rinomata Croisette nel 2022, nel cuore del Festival di Cannes. L’intero film è stato poi presentato in anteprima durante l’edizione del 2023 del Festival stesso. Grazie alla partnership con mk2 Films, CG Entertainment ha il privilegio di distribuire l’opera in Italia, prodotta da MK Productions. Parallelamente, Room 666, il capolavoro filmico registrato a Cannes da Wenders nel lontano 1982 e arricchito dalle testimonianze di celebri registi tra cui Godard, Fassbinder e Antonioni, continuerà a emozionare il pubblico italiano grazie alla distribuzione curata da CG Entertainment.
La morte del cinema: tra mito e realtà nell’opera di Lubna Playoust
“La morte del cinema è un concetto consueto e ricorrente, spesso legato agli sconvolgimenti globali: la pandemia di Covid, la crisi ambientale, le guerre, le rivoluzioni tecnologiche e così via” afferma Lubna Playoust. Attraverso le visioni di Wenders in Room 666 e Playoust in Room 999, non si tratta solamente di un addio al cinema, bensì di un monito che si estende all’intera società contemporanea. La pellicola di Playoust non si limita a riflettere sulle vicende del settore cinematografico, ma si staglia come uno specchio critico della realtà in cui siamo immersi, un richiamo a una consapevolezza profonda sulla cultura e sull’evoluzione delle arti visive.