Il film documentario “Sugarcane” e la struggente verità sulle atrocità nella missione cattolica di Saint Joseph.

Il film documentario "SUGARCANE" e la struggente verità sulle atrocità nella missione cattolica di Saint Joseph - Horrormania.it

Il film documentario “SUGARCANE” sta guadagnando notorietà internazionale, spingendosi verso un possibile Oscar per il miglior documentario. Presentato da National Geographic e presto disponibile su Disney+, il film è diretto da Julian Brave NoiseCat ed Emily Kassie e ha già ricevuto premi prestigiosi. Oltre a suscitare emozioni, il film solleva tematiche profonde legate agli abusi subiti nelle missioni cattoliche.

UNA STORIA SCONVOLGENTE DI ABUSI E RAZZISMO

Il documentario narra una storia di abusi che si estendono su quattro generazioni nella missione cattolica di Saint Joseph, in Canada. Le testimonianze toccanti rivelano un quadro di razzismo, annientamento culturale e violenze sessuali perpetrate da sacerdoti su bambini e bambine indigeni. Le pratiche abusive includono persino la cremazione dei feti, evidenziando l’orrore che si celava dietro il velo della religione.

LE REAZIONI ALLE RIVELAZIONI

Anche Papa Bergoglio si è confrontato con alcuni testimoni e ha espresso le sue scuse per gli abusi commessi. Tuttavia, le comunità autoctone delle First Nations ritengono che le scuse non siano sufficienti, vista la vastità delle sofferenze causate dalla Chiesa colonialista e dai governi complici. La verità che emerge desta sgomento e richiede giustizia e responsabilità.

L’IMPEGNO DEI FILMMAKER E DEI SOPRAVVISSUTI

I registi del documentario, attraverso un’approfondita inchiesta, rivelano una realtà dolorosa che ha segnato la vita di molti nativi indiani. Grazie alla determinazione dei sopravvissuti e all’impegno nella ricerca di prove concrete, emerge la verità sepolta dietro decenni di silenzi e omissioni. Il percorso di auto-scoperta dei filmmaker riflette l’impatto personale e universale delle atrocità commesse.

IL CAMMINO VERSO LA RICONCILIAZIONE E L’ORGULLO

Nonostante le cifre definitive sulle vittime siano ancora incerte, migliaia di persone continuano a portare il peso di un passato di abusi e soprusi. Tuttavia, il documentario rappresenta anche un atto di resistenza e di dignità per le vittime e le loro famiglie. Il cammino verso la riconciliazione e l’accettazione delle proprie radici potrebbe portare a una nuova consapevolezza e valorizzazione della cultura indigena.

La vicenda raccontata in “SUGARCANE” non solo rivela un passato oscuro, ma si proietta anche verso un futuro di rinascita e orgoglio. L’evento degli Oscar potrebbe essere l’occasione per mettere in luce le storie e le testimonianze che troppo a lungo sono state ignorate.

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