Nel corso di un discorso incisivo tenutosi alle Nazioni Unite, l’iconica attrice Meryl Streep ha sollevato una questione di urgente attualità riguardante la condizione delle donne in Afghanistan. Accompagnata dalla presentazione del documentario “The Sharp Edge of Peace”, diretto da Royal Sadat e prodotto da Leslie Thomas, la Streep ha denunciato senza mezzi termini le restrizioni imposte alle donne afghane sotto il regime talebano.
La libertà soffocata delle donne afghane
Durante il suo intervento, Meryl Streep ha dipinto un quadro crudo delle limitazioni che le donne afghane devono affrontare quotidianamente. Ha evidenziato come, attualmente, una gatta abbia più libertà di una donna in Afghanistan, una realtà sconcertante evidenziata dall’oppressione legale imposta dai talebani. Le donne sono private di diritti fondamentali, vietate nei parchi pubblici e nell’espressione liberatoria di una vita normale.
L’appello per una parità di genere universale
L’attrice premio Oscar ha posto l’accento su una richiesta di parità di genere radicale per sostenere i diritti delle donne afghane, sottolineando il regresso avvenuto negli ultimi decenni. Ha ribadito come, fino a qualche decennio fa, le donne afghane occupassero ruoli di prestigio e rilevanza sociale, dal mondo della medicina all’istruzione. Tuttavia, i Talebani hanno brutalmente privato le donne della loro indipendenza, negando loro non solo l’accesso all’istruzione e al lavoro, ma anche la libertà di espressione e movimento.
In questo contesto di crescente preoccupazione per la situazione delle donne afghane, Meryl Streep si è posta come voce coraggiosa a sostegno di un cambiamento urgente e necessario per preservare i diritti umani e la dignità delle donne in tutto il mondo.
