Il Cinema Visionario di Béla Tarr a Napoli

Il Cinema Visionario di Bela T Il Cinema Visionario di Bela T
Il Cinema Visionario di Béla Tarr a Napoli - Horrormania.it

Nel cuore di Napoli, dal 17 maggio al 2 giugno del 2024, si terrà una straordinaria retrospettiva dedicata al genio cinematografico del regista ungherese Béla Tarr. L’evento rientra nel programma del Maggio dei Monumenti 2024, promosso e finanziato dal Comune di Napoli, nel quadro del progetto Cohousing Cinema Napoli. Quindici imperdibili titoli, che spaziano tra lungometraggi e cortometraggi, saranno proiettati nelle rinomate sale partenopee come il Modernissimo, La Perla, L’Asilo, Galleria Toledo, Sala Assoli e l’Astra.

Un’Intensa Immersione nel Mondo di Béla Tarr

Béla Tarr, nato nel 1955, si distingue come uno dei registi contemporanei più originali e acclamati a livello globale. La retrospettiva, curata da illustri personalità come Armando Andria, Gina Annunziata, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce, Salvatore Iervolino e Marcello Sannino sotto l’egida di Ladoc, non solo celebrerà l’opera del regista, ma includerà anche momenti di dibattito. Parallelamente, si svolgerà un workshop tenuto direttamente da Tarr, rivolto a dieci giovani filmmaker under 35 provenienti da diverse parti del mondo.

Le proiezioni, che avranno luogo in presenza dello stesso Béla Tarr e saranno ad accesso gratuito, spazieranno dai primi lavori degli anni Settanta fino all’ultimo capolavoro del 2011, “Il cavallo di Torino”, insignito del prestigioso Orso d’argento al Festival di Berlino. Un elemento distintivo nell’opera di Tarr è l’acqua, un simbolo ricorrente che permea le sue creazioni cinematografiche, trasmettendo sensazioni viscide, umide e acquose. Come afferma il filosofo Jacques Rancière, la pioggia assume una funzione di antica saggezza nei suoi film.

Il cinema di Béla Tarr coinvolge lo spettatore in un’esperienza immersiva e suggestiva, grazie a piani sequenza che dilatano il senso del tempo e inquadrano corpi che sembrano fondersi con lo spazio circostante. Le crepe sui muri delle ambientazioni non sono altro che le rughe dei volti dei personaggi, segni di un mondo in costante mutamento e dissoluzione. Un’analisi approfondita sull’impatto e sulla visione artistica di Tarr è offerta da Gina Annunziata, esperta di Storia dei Nuovi Media presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, nonché coordinatrice della Scuola di Cinema della prestigiosa istituzione.

© Copyright ANSA

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *