Nel mondo cinematografico, la lotta per il riconoscimento e il risarcimento economico degli attori è sempre stata una questione spinosa. Un caso recente ha visto il cast originale di The Blair Witch Project fronteggiare lo studio Lionsgate per non aver compensato adeguatamente il loro contributo al celebre film horror del 1999. Joshua Leonard, uno degli attori protagonisti, ha espresso apertamente la sua delusione nei confronti dello studio, sottolineando la mancanza di un adeguato riconoscimento per il lavoro svolto.
La lettera pubblica e la richiesta di risarcimento
Nel mese di aprile, Leonard insieme ai suoi colleghi Heather Donahue e Michael C Williams hanno deciso di intraprendere azioni legali contro Lionsgate, chiedendo un risarcimento equo e una consulenza significativa su eventuali progetti futuri che potessero coinvolgere i loro nomi o volti. Questo atto ha seguito l’annuncio della Lionsgate Motion Picture Group e Blumhouse di riavviare il franchise con un nuovo film, scatenando un confronto aperto tra gli attori e lo studio cinematografico. La richiesta di compensazione è stata motivata dal desiderio di ricevere un riconoscimento finanziario proporzionato al valore del loro contributo artistico al film originale.
La battaglia per il riconoscimento e i pagamenti equi
In una recente intervista concessa a Variety, Rei Hance ha puntualizzato che la questione riguarda essenzialmente una valutazione economica: se il lavoro svolto dagli attori ha un valore, allora devono essere adeguatamente ricompensati; altrimenti, è necessario interrompere l’utilizzo delle loro immagini e nomi in modo sproporzionato. Williams ha espresso il suo disagio nel trovarsi improvvisamente al centro dell’attenzione senza ricevere un compenso adeguato, narrando situazioni quotidiane in cui l’improvvisa fama non ha portato con sé la sicurezza economica sperata. Leonard, dal canto suo, ha condiviso su Facebook la sua frustrazione per il mancato coinvolgimento nel progetto del reboot del franchise da parte di Lionsgate, denunciando un persistente disprezzo nei confronti degli attori originari.
Gli attori reclamano un giusto compenso retroattivo e futuro, equiparabile a quanto stabilito da SAG-AFTRA, l’associazione professionale statunitense per attori cinematografici e televisivi. La richiesta include pagamenti residui e la consultazione preventiva per eventuali progetti che coinvolgano le loro immagini o nomi, evidenziando la necessità di un trattamento equo e rispettoso nei confronti degli attori che hanno contribuito al successo del film.