John Wick, il film che ha dato inizio a un franchise di successo, compie dieci anni. Tra sequel, spin-off, serie TV e merchandising, l’iconica immagine di Keanu Reeves barbuto con una pistola ha conquistato il pubblico mondiale. Tuttavia, dietro la scelta della barba di Reeves si nasconde una storia controversa e interessante.
LA CONTROVERSIA DELLA BARBA
I registi Chad Stahelski e David Leitch rivelano che i produttori erano contrari alla barba di Keanu Reeves, temendo che il pubblico non accettasse questo cambiamento dall’immagine rasata a cui era abituato. Il desiderio di mostrare il volto del protagonista senza peli rappresentava una richiesta importante da parte dei finanziatori.
LE SFIDE DELLA MITOLOGIA GRECA MODERNA
L’idea iniziale di creare un film sulla mitologia greca nel contesto moderno ha portato al desiderio di rendere Keanu Reeves un protagonista interessante. Tuttavia, la pressione dei finanziatori per mantenere l’attore rasato, come nel film “Speed”, poneva limiti alla creatività dei registi.
LA LOTTA PER LA BARBA
David Leitch sottolinea le tensioni legate alle preferenze sull’aspetto degli attori, evidenziando le conversazioni controverse che si sono tenute per garantire il successo internazionale del film. La necessità di adattarsi alle richieste degli studi cinematografici ha reso complicata la scelta di mantenere la barba per John Wick.
LA RIBELLIONE DEI REGISTI
Nonostante le pressioni e le restrizioni, Stahelski e Leitch hanno deciso di sfidare le richieste dei produttori. Durante le riprese del film, hanno mantenuto la barba su Keanu Reeves, dimostrando la propria convinzione nell’importanza dell’aspetto del personaggio. L’accoglienza positiva alla nuova immagine di John Wick ha confermato il successo della scelta dei registi.
Da questa controversia sulla barba di Keanu Reeves, emerge la complessità delle dinamiche tra creatività artistica e aspettative commerciali nel mondo del cinema. La ribellione dei registi ha dimostrato che, a volte, le sfide estetiche possono portare a risultati sorprendentemente gratificanti per il pubblico e per l’industria cinematografica.
