Una Ricostruzione Cinematografica Straziante
Il film “Il caso Goldman”, diretto da Cédric Kahn, ha conquistato l’ambito titolo di Film della Critica 2024 assegnato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI. Kahn ha sapientemente ricostruito il celebre caso del rapinatore e militante di sinistra Pierre Goldmann, imputato nel 1976 per un duplice omicidio. Goldmann si proclamava innocente, diventando così il fulcro di un processo avvincente e ricco di sfumature politiche.
L’Ascesa e la Caduta di Pierre Goldman
Nel novembre del 1975, Pierre Goldman si ritrovò al centro di un secondo processo. Questo attivista di estrema sinistra, precedentemente condannato all’ergastolo per quattro rapine a mano armata, divenne un simbolo di ribellione e contestazione. Assistito dall’avvocato Georges Kiejman, Goldman lottò per dimostrare la propria innocenza, rischiando la pena di morte e mettendo in discussione l’esito del processo. La tensione tra avvocato e cliente crebbe, mentre l’ombra della sedia elettrica incombeva su di loro.