Nel cuore di un’infanzia vissuta con innocenza e spensieratezza, si cela un mondo incantato fatto di fantasia, amicizia e avventure straordinarie. Se chi legge ha già attraversato le scuole medie, lo sforzo per ricordare quell’età magica potrebbe essere notevole. È il tempo in cui ogni sogno sembra possibile, persino l’idea di avere un amico gigante chiamato Blue, di colore viola, che compare dal nulla, evocando sottilmente l’universo di “Monster & Co.”. Un’epoca in cui non si ha fretta di crescere, ma si può ammettere con leggerezza di essere solo dei bambini.
Una storia di crescita e magia
Per Bea, interpretata da Cailey Fleming, l’infanzia è segnata dalla perdita di un genitore e dalla convivenza con un padre malato. Tornando nella casa dei suoi ricordi d’infanzia, Bea si imbatte in un gruppo di “If”, amici immaginari senza più un padrone. Insieme al vicino Cal, interpretato da Ryan Reynolds, cercheranno di trovare nuovi bambini a cui affidare questi speciali amici immaginari prima che svaniscano per sempre, alla ricerca di un nuovo legame come le anime di “Coco”.
La forza della memoria nell’avventura di John Krasinski
Il regista John Krasinski ci guida in un’avventura straordinaria ricca di dolcezza e nostalgia per l’infanzia. “If – Gli amici immaginari” racconta con toni classici e magici la bellezza di mantenere viva la fantasia e il ricordo di esseri fantastici nati dalla nostra stessa immaginazione. Con un cast eccezionale e una colonna sonora incantevole curata da Michael Gioacchino, il film ci emoziona e ci coinvolge in un mondo magico e delicato, lasciandoci con una profonda sensazione di calore e felicità infantile.
La storia di Bea, Cal e i loro amici immaginari ci ricorda che, nonostante il tempo passi e ci allontani dall’infanzia, è importante conservare un angolo di nostalgia e magia nel nostro cuore, pronti a tornare ai giorni felici e senza tempo dell’infanzia con un sorriso e una lacrima di commozione.