Fabio e Damiano D’Innocenzo, acclamati come i gemelli più talentuosi del cinema italiano, si raccontano con autenticità, riservando passione e disincanto al loro grande amore: il cinema. La loro immersione nel mondo cinematografico, spesso guidata dall’amico Alberto Pezzotta, culmina in un incontro organizzato dalla Festa del Cinema di Roma 2024, coinvolgendo il gioco del ‘Invisible Jukebox’.
IL CINEMA CHE ISPIRA E CONQUISTA
I due fratelli esplorano la relazione con il cinema attraverso un’esplorazione emotiva di clip selezionate da titoli significativi come America Latina e Dostoevskij. I conflitti personali emergono durante la visione di queste opere, trasformando il rapporto con il cinema in una continua ricerca di autenticità e sfida creativa.
L’INFLUENZA DI TARANTINO E LA RIVENDICAZIONE DELLA PASSIONE
L’influenza di Quentin Tarantino emerge netta, con opere come Jackie Brown che suscitano riflessioni profonde e ammirazione per la genialità registica. I fratelli condividono la passione per la cinematografia intensa e coinvolgente, svelando un legame speciale con la visione artistica di registi di fama internazionale.
L’ESPLORAZIONE DELLA VIOLENZA E DELL’UMANITÀ
Attraverso clip da capolavori come Blood Simple dei fratelli Coen, Fabio e Damiano evidenziano la loro visione unica su come la violenza sia rappresentata nel cinema. La ricerca della verità umana e della miseria dell’esistenza si intreccia con la loro poetica cinematografica, dando vita a opere come La terra dell’abbondanza e creando un dialogo intimo con lo spettatore.
L’AMORE E L’ARTE DI RACCONTARLO
La delicatezza nel rappresentare l’amore cinematografico emerge durante la visione di clip come Il vergine di Jerzy Skolimowski, portando i fratelli a esprimere dubbi e riflessioni sul significato dell’amore sul grande schermo. La sfida di trasmettere autenticità emotiva si scontra con le convenzioni del genere, portando a una costante ricerca di espressione artistica profonda e significativa.
UN VIAGGIO SENTIMENTALE TRA I RICORDI E LE INFLUENZE
Concludendo il viaggio cinematografico con L’odore della notte di Claudio Caligari, i gemelli D’Innocenzo svelano un legame intimo con opere che incarnano sentimenti personali e ricordi familiari. L’esperienza viscerale con il cinema diventa un’esplorazione dell’identità e della memoria, arricchendo la loro poetica artistica e confermando il potere trasformativo delle storie raccontate sul grande schermo.
