Hironobu Sakaguchi, storico game designer e mente creativa di Final Fantasy, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Bloomberg, curata da Jason Schreirer. Durante l’incontro sono stati affrontati diversi argomenti, a partire dal ritorno in collaborazione con Square Enix dopo oltre vent’anni di assenza. Infatti, è stato annunciato che Fantasian Neo Dimension, l’ultimo progetto di Sakaguchi, sarà distribuito quest’inverno proprio da Square Enix, disponibile su PC, PS4, PS5, Xbox Series X/S e Switch.
Il cambiamento di prospettiva di Sakaguchi: dalla creazione al consumo
Nonostante il ritorno alla collaborazione con Square Enix, Hironobu Sakaguchi ha dichiarato di non avere alcun interesse a rivedere Final Fantasy o altri suoi franchise più datati. Il motivo principale di questa scelta è il passaggio avvenuto da creatore a consumatore nel mondo dei videogiochi. Il game designer ha affermato di essere diventato un appassionato giocatore di Final Fantasy XIV, il titolo online della serie, e di temere che non riuscirebbe a godersi appieno una sua possibile rielaborazione dei vecchi capitoli. Nonostante alcuni rumors circolati di recente, Sakaguchi ha respinto l’idea di portare su piattaforme moderne giochi storici come Lost Odyssey e Blue Dragon, preferendo concentrarsi sul recupero di giochi meno conosciuti ma significativi come Terra Battle, un titolo di strategia per dispositivi mobile del 2014 ormai non più fruibile.
Fantasian Dark Edge: Il misterioso progetto in cantiere
A chiusura dell’anno precedente, Hironobu Sakaguchi aveva suggerito che Fantasian potesse rappresentare il suo epilogo nel mondo dei videogiochi. Tuttavia, una recente rivelazione ha smentito queste voci, annunciando che il designer è attualmente concentrato sulla conclusione di un nuovo progetto in collaborazione con Mistwalker. La compagnia ha depositato il marchio “Fantasian Dark Edge,” alimentando le speculazioni sul possibile sequel del titolo appena lanciato. Nonostante ciò, Sakaguchi si è mostrato molto riservato riguardo ai dettagli, limitandosi a dichiarare che si tratta di qualcosa di totalmente inedito, almeno per il momento.