Greg Berlanti: il ritorno dietro la macchina da presa con Fly Me to the Moon

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Greg Berlanti: il ritorno dietro la macchina da presa con Fly Me to the Moon - Horrormania.it

Greg Berlanti, noto produttore televisivo e regista, torna alla ribalta con il suo ultimo film ambientato negli anni ’60, “Fly Me to the Moon“. Questa commedia romantica ruota attorno all’atterraggio sulla Luna dell’Apollo 11, portando Berlanti a superare la sua allergia ai gatti per dirigere il felino protagonista, Mischief.

La commedia romantica che ha conquistato il cuore del pubblico

Fly Me to the Moon” è un mix di romanticismo, dramma, commedia e azione, scritto da Rose Gilroy. Il film vede protagonista Scarlett Johansson nel ruolo di Kelly Jones, un personaggio unico che mescola l’eleganza di Don Draper di Mad Men con l’astuzia dei truffatori di Better Call Saul. Kelly viene reclutata da un agente governativo oscuro, interpretato da Woody Harrelson, per rivoluzionare l’immagine della NASA durante la corsa allo spazio degli anni ’60. La sua missione consiste nel creare un feed di backup dell’atterraggio sulla Luna nel caso in cui la missione Apollo 11 dovesse fallire.

Celebrazione dell’ambiziosa missione Apollo 11 e la ricerca della verità

Fly Me to the Moon” non è solo un film che celebra l’atterraggio sulla Luna, ma mette in risalto l’importanza della verità in una società in equilibrio. Berlanti affronta con creatività e profondità una delle teorie del complotto più persistenti, utilizzandola come veicolo per esplorare tematiche attuali. Attraverso la collaborazione entusiasta della NASA al progetto, Berlanti ha saputo coniugare realtà e finzione in modo coinvolgente e divertente.

Un cast stellare e una ricostruzione fedele degli anni ’60

Sul set di “Fly Me to the Moon” hanno brillato talenti del calibro di Scarlett Johansson, Channing Tatum e Woody Harrelson. Il direttore della fotografia, Dariusz Wolski, ha contribuito in modo significativo a ricreare l’estetica degli anni ’60, collaborando strettamente con Berlanti per restituire vitalità all’epoca. La performance di Johansson è stata acclamata per la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso gesti sottili, come i sorrisi maliziosi che definiscono il suo personaggio.

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