“Fly Me to the Moon”: dietro le quinte del film sulla simulazione dello sbarco lunare dell’Apollo 11

22Fly Me To The Moon22 Dietro L 22Fly Me To The Moon22 Dietro L
"Fly Me to the Moon": dietro le quinte del film sulla simulazione dello sbarco lunare dell'Apollo 11 - Horrormania.it

Fly Me to the Moon narra la storia di un gruppo di professionisti incaricati di riprodurre in modo realistico lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11. Il regista e il team si sono prefissati l’obbiettivo di rendere l’esperienza il più autentica possibile. Il film segue le vicende di Kelly Jones , esperta di relazioni pubbliche reclutata dal governo per migliorare l’immagine della NASA. Durante il suo lavoro, Kelly si scontra con il direttore del lancio, Cole Davis , instaurando con lui un rapporto che si evolve da scontri iniziali a un coinvolgimento emotivo. Le cose si complicano quando Kelly è costretta a produrre una versione falsa dello sbarco sulla Luna come piano di emergenza, tenendo il segreto gelosamente custodito da Cole.

La ricerca accurata della NASA per rendere il film autentico

Il regista Greg Berlanti e il team di produzione si sono avvalsi della consulenza di ricercatori ed esperti della NASA, girando scene direttamente presso Cape Kennedy. Berlanti ha arricchito il film con preziosi filmati d’archivio, compresi spot televisivi degli anni ’60 e notiziari dell’epoca. Si possono inoltre ammirare le originali immagini del lancio dell’Apollo 11 stesso. Benché momenti iconici come questo siano stati rappresentati in altre pellicole come Apollo 13 e First Man, Berlanti si è impegnato a utilizzare il maggior numero possibile di filmati originali e storici.

“Fly Me to the Moon”: l’autenticità dei filmati della NASA

Il film si avvale di una vasta selezione di filmati reali provenienti dagli archivi della NASA. Berlanti sottolinea l’importanza del documentario sull’Apollo 11, ricco di filmati storici conservati dall’agenzia spaziale. Afferma: “Abbiamo avuto accesso a circa 10.000 ore di riprese in 65 millimetri del programma Apollo, che rappresentano una preziosa fonte di ispirazione per le nostre riprese“. Il regista stima che oltre la metà della sequenza di lancio rappresentata nel film sia composta da filmati reali, conferendo autenticità e realismo alle scene.

L’impiego virtuoso di riprese autentiche e CGI

Berlanti e il direttore della fotografia Dariusz Wolski hanno sapientemente miscelato riprese reali con sequenze create al computer, ottenendo un risultato sorprendentemente coerente. “Il decollo è stato ricostruito principalmente con filmati originali, rendendolo incredibilmente veritiero,” sottolinea Berlanti. L’utilizzo delle riprese della NASA che immortalano la folla riunita a Cape Kennedy il giorno del lancio del 1969 ha contribuito a catturare l’atmosfera e l’emozione del momento. La commistione tra filmati prodotti per il film e quelli storici della NASA ha indotto persino alcuni membri del team a non distinguere l’uno dall’altro, confermando il livello di dettaglio raggiunto nella produzione.

Seguendo le orme dell’Apollo 11

L’impegno e la dedizione nel ricreare con fedeltà storica uno degli eventi più epocali della storia dell’esplorazione spaziale emergono chiaramente in “Fly Me to the Moon”. Attraverso una meticolosa ricerca e l’integrazione di filmati autentici della NASA, il film trasporta gli spettatori in un viaggio che celebra l’audacia e il coraggio dell’uomo nello spazio.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *