EILEEN: LA SOLITUDINE COME OSSATURA DEL DRAMMA

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EILEEN: LA SOLITUDINE COME OSSATURA DEL DRAMMA - Horrormania.it

Nell’opera cinematografica di William Oldroyd, “Eileen“, la protagonista è rappresentata come una figura estremamente sola e vulnerabile. Essendo segretaria in un istituto minorile e avendo un padre assente a causa dell’alcolismo, la vita di Eileen è segnata da una profonda solitudine. Il film nasce dall’omonimo libro del 2015 scritto da Ottessa Moshfegh e adattato per lo schermo a quattro mani con il marito Luke Goebel.

L’ISOLAMENTO DI EILEEN

Eileen, interpretata da Thomasin McKenzie, si presenta come una giovane priva di connessioni umane significative e di un amore sano. La sua vita è ambientata negli anni sessanta, in un New England austero e bloccato, dove la solitudine è l’elemento dominante. La nuova presenza di una psicologa carismatica nella struttura in cui lavora scompiglia la routine di Eileen, portando ad uno sconvolgimento della sua esistenza già precaria.

IL DRAMMA INTRISO DI MORALE AMBIGUA

Il regista William Oldroyd sottolinea l’importanza degli incidenti fortuiti che cambiano il corso degli eventi nel film. L’attrice premio Oscar Anne Hathaway interpreta il ruolo della psicologa Rebecca, che coinvolge Eileen in situazioni estreme e morali ambigue. La giovane protagonista si trova costretta a compiere gesti disperati per sopravvivere, mettendo in discussione i confini tra giusto e sbagliato. Il film, dalle atmosfere hitchcockiane, si focalizza sul dilemma morale che affligge i personaggi, lasciando lo spettatore con domande irrisolte.

IL LAVORO DI SCENEGGIATURA E LA COLLABORAZIONE ARTISTICA

Ottessa Moshfegh e Luke Goebel, autori del libro da cui è tratto il film, narrano la genesi del progetto e il processo creativo che li ha portati a materializzare la storia sul grande schermo. La scrittrice riflette sulle influenze del New England degli anni ottanta nella creazione dei personaggi di Eileen e Rebecca, rappresentando l’immobilismo e la modernità che si scontrano. La sfida principale è stata trasporre le intricate sfumature dei protagonisti sullo schermo cinematografico, mantenendo l’imprevedibilità della narrazione.

CONCLUSIONE

Il film “Eileen” si distingue per la sua profonda riflessione sulla solitudine, la moralità e la vulnerabilità umana. Attraverso una narrazione avvincente e personaggi sfaccettati, la pellicola invita lo spettatore a porsi domande etiche e a esplorare le ambiguità delle relazioni interpersonali. Con una sceneggiatura accurata e una regia coinvolgente, “Eileen” si pone come un’opera cinematografica che spinge i confini del dramma psicologico e morale.

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