Il centro culturale Diagon Hall – l’ARTeficIO di Torino ha organizzato il sesto appuntamento dei “Dialoghi tra Prosa e Poesia” dal titolo “Una scala persa nel buio”, un intrigante dialogo Horror dedicato alla letteratura di degenere. Questo evento, curato dall’editore e poeta Gian Giacomo Della Porta e dall’autore Jacopo Marenghi, promette di trasportare il pubblico in un viaggio attraverso i maestri del brivido in due coinvolgenti puntate, con la seconda in programma a giugno. Un’ospite d’eccezione sarà il Mufant – Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino, che presenterà un nuovo progetto innovativo denominato Rooftop.
Scendendo la scala dell’orrore
In questo intrigante incontro, intitolato “Una scala persa nel buio”, Della Porta e Marenghi si immergeranno nella storia dell’orrore letterario, esplorando cosa si cela in fondo alla misteriosa scala. Attraverso i racconti di autori leggendari come Edgar Allan Poe, H. P. Lovecraft, John Milton, Bram Stoker, Stephen King e Shirley Jackson, i due esperti seguiranno le urla provenienti dal buio e le orme degli scrittori che hanno dato voce ai loro incubi più terrificanti. Inoltre, verrà esaminato l’orrore vissuto e narrato da Ibrahima Balde nel suo libro “Fratellino” insieme al giornalista e poeta Amets Arzallus Antia, ripercorrendo la struggente odissea del migrante guineano attraverso deserti, prigioni e un Mediterraneo carico di tragedie.
Il format dei Dialoghi tra Prosa e Poesia
Il sesto appuntamento del ciclo “Dialoghi tra Prosa e Poesia” è una brillante iniziativa ideata da Gian Giacomo Della Porta e Jacopo Marenghi con la collaborazione dell’associazione culturale l’ARTeficIO. Questo format mensile, ospitato nella suggestiva sede Diagon Hall a Torino, si propone di avvicinare il pubblico ai protagonisti della letteratura mondiale, offrendo riflessioni profonde sulle incertezze e le contraddizioni della società contemporanea. Con un approccio divulgativo, i Dialoghi conducono il pubblico a immergersi nell’universo dei personaggi e delle emozioni letterarie, enegrandole come parte integrante della nostra umanità.