Nel mondo della cinematografia italiana si profila un’ombra di incertezza in merito al futuro della sala ex Fiamma di Roma, acquistata dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Le speranze di rilancio e valorizzazione della cinematografia nazionale sembrano svanire con la decisione del CSC di mettere in vendita l’immobile anziché procedere con il progetto di ristrutturazione e apertura annunciato.
Critiche e appelli dei protagonisti del cinema italiano
La notizia ha immediatamente scatenato le reazioni di numerosi protagonisti del cinema italiano, da registi a attori di spicco. Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio e tanti altri hanno espresso il loro dissenso riguardo alla decisione di alienare la sala ex Fiamma, sottolineando l’importanza di creare uno spazio culturale fondamentale per la promozione e diffusione della cinematografia italiana.
Risposta della dirigenza del CSC
_In risposta alle critiche e alle preoccupazioni sollevate dalla comunità cinematografica, il presidente del CSC Sergio Castellitto ha dichiarato che non è ancora dissipata l’idea di cercare una nuova sala adatta alle ambizioni e alla visione della nuova governance. Castellitto ha invitato alla partecipazione alla tre giorni “Diaspora degli artisti in guerra”, sottolineando l’impegno del CSC nel potenziare le attuali sale cinematografiche del centro e nell’esplorare nuove soluzioni per il progetto iniziale.
Appello degli artisti e professionisti del settore cinematografico
Un appello firmato da numerosi autori, registi e professionisti del settore cinematografico ha evidenziato l’importanza di non abbandonare il progetto di ristrutturazione e apertura della sala ex Fiamma. La creazione di uno spazio dedicato non solo alla proiezione di film, ma anche alla formazione, studio e celebrazione della cultura cinematografica italiana è stata sottolineata come un obiettivo essenziale per valorizzare il patrimonio presente e futuro della cinematografia nazionale.
Richiesta di confronto e trasparenza
Gli artisti coinvolti nell’appello chiedono un confronto aperto con la dirigenza del CSC per comprendere le ragioni alla base della decisione di vendere la sala ex Fiamma. Auspicano un dialogo costruttivo che porti a trovare soluzioni che possano garantire la continuità del progetto originario e l’effettiva valorizzazione del patrimonio cinematografico italiano.
In questo delicato momento, la comunità cinematografica italiana si fa portavoce di un bisogno urgente: la creazione di uno spazio culturale e formativo dedicato alla cinematografia nazionale. La speranza è che le istituzioni coinvolte ascoltino le richieste e contribuiscano a trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di un settore fondamentale per la cultura e l’identità del nostro Paese.