I lavoratori del Festival di Cannes si preparano a uno sciopero imminente a poche ore dall’apertura della prestigiosa manifestazione cinematografica. Domenica 12 maggio, durante un incontro informale tra il personale del festival, si è trasformata in una protesta spontanea, con gli operai che hanno applaudito i membri del collettivo Sous les écrans la dèche, sostenendo la richiesta di maggiori diritti per i lavoratori precari che partecipano all’evento sulla Croisette.
La protesta di Sous les écrans
Durante l’incontro, i membri del collettivo Sous les écrans la dèche hanno distribuito gadget e adesivi al personale del festival come segno di solidarietà alle loro richieste. Tra le richieste del gruppo c’è uno sciopero generale di tutti i dipendenti del Festival di Cannes e delle manifestazioni ad esso legate, come forma di protesta contro le condizioni di lavoro precarie dei freelance durante l’evento. Un video inviato a The Hollywood Reporter mostra i lavoratori applaudire e sostenere il portavoce del collettivo durante l’assemblea informale.
L’allarme sul precariato freelance in Francia
Sous les écrans la dèche da tempo denuncia la precarietà del lavoro nei festival cinematografici, caratterizzati spesso da contratti freelance di breve durata. Molti lavoratori freelance non possono accedere all’assicurazione contro la disoccupazione in Francia, lasciandoli senza sostegno tra un lavoro e l’altro. Le nuove leggi sul lavoro francesi, in vigore dal 1° luglio, renderanno ancora più complicato per i freelance ottenere il supporto finanziario necessario. Il collettivo chiede modifiche contrattuali per consentire ai lavoratori freelance di accedere all’assicurazione contro la disoccupazione e richiede che tali modifiche siano retroattive di 18 mesi, permettendo ai lavoratori di richiedere il sostegno per i precedenti lavori nei festival.
Il sostegno internazionale
La petizione online promossa da Sous les écrans ha raccolto oltre 400 firme, tra cui registi internazionali come Swann Arlaud, Louis Garrel, Jean-Pierre Dardenne, Neil Marshall e John Landis. Il festival di Cannes si dichiara aperto al dialogo con il collettivo, sperando che un’azione collettiva possa evitare lo sciopero imminente. La questione verrà affrontata il 13 maggio, un giorno prima dell’apertura del festival, nella speranza di trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.