Il regista Mimmo Calopresti, ospite al Festival dell’Accoglienza a Torino, presenta il suo documentario ‘Cutro, Calabria, Italia‘, finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission. Il film racconta il naufragio del caicco Summer Love davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, in cui hanno perso la vita 94 migranti, di cui 34 minori.
LA TRAGEDIA DI CUTRO
Il caicco proveniente da Izmir, Turchia, trasportava oltre 180 persone, sottolineando l’emergenza migratoria legata alle guerre e alle tragedie umanitarie. Calopresti evidenzia il coinvolgimento dei calabresi nell’accoglienza e l’importanza di affrontare il fenomeno migratorio con umanità.
VOGLIA DI ACCOGLIENZA E CAMBIAMENTI
Il regista sottolinea l’atteggiamento positivo dei calabresi di fronte alla tragedia, enfatizzando un cambiamento di mentalità verso l’accoglienza. Pur riconoscendo le sfide, Calopresti invita a considerare l’integrazione dei migranti nella società calabrese, evidenziando l’esempio positivo di Riace.
L’UMANITÀ VERSO I MIGRANTI
Calopresti denuncia un deficit di umanità nel trattamento dei migranti, sottolineando le difficoltà che affrontano fuggendo da situazioni disperate. Il regista sottolinea la necessità di adottare approcci più umani e solidali di fronte alla crisi migratoria.
SUCCESSO DEL DOCUMENTARIO SU RAI3
Il documentario è stato trasmesso su Rai3 in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza. Il progetto ha ottenuto un sorprendente successo, raggiungendo un vasto pubblico e suscitando interesse. La Rai ha deciso di prolungarne la messa in onda fino a dicembre e prevede una distribuzione nelle sale cinematografiche a febbraio, in concomitanza con l’anniversario dell’evento.
Copyright ANSA.
