Arrivare a te 2, il tanto atteso sequel di Kimi ni Todoke, si presenta come una delusione per i fan che avevano sperato in una continuazione all’altezza della prima stagione. Nonostante mantenga un tono complessivamente piacevole, manca della profondità e dell’impegno narrativo che ci si aspettava.
Resoconto del Sequel: Una Narrazione Mancante di Sostanza
Il sequel di Arrivare a te non riesce a soddisfare le aspettative dei fan, in quanto la trama sembra priva di vera utilità e aggiunta di valore. La storia riprende con i protagonisti Sawako e Shota, cresciuti di un anno, ma anziché evolversi, i personaggi sembrano fare un passo indietro, rendendo difficile l’empatia dello spettatore.
Delusione nei Personaggi Principali
Sawako, che inizialmente aveva un’aura di simpatia per la sua goffaggine, diventa presto un personaggio irritante con il suo continuo piagnucolare e comportamento infantile. La sua incapacità di comprendere le situazioni diluisce ulteriormente una trama già complicata da fraintendimenti e incomprensioni.
Sviluppo Superficiale di Shota
Shota, dall’altra parte, fallisce nel suo tentativo di evolversi come personaggio, ritornando alla sua natura timida e priva di spessore. Il suo ruolo resta statico, senza una vera crescita personale e con tratti di personalità poco convincenti.
Un Triangolo Amoroso Forzato
L’introduzione del personaggio Kento Miura, con l’intento di creare un triangolo amoroso, risulta forzata e poco significativa. Questo elemento aggiuntivo complica ulteriormente la trama senza contribuire in modo rilevante alla narrazione complessiva.
Decadimento delle Figure Femminili di Supporto
Le amiche di Sawako, una volta cruciali nella trama, perdono la loro rilevanza diventando semplici strumenti per agevolare la relazione tra i protagonisti principali. Questo appiattimento dei personaggi secondari impoverisce ulteriormente la storia, privandola di profondità.
Valutazione Finale e Considerazioni
Sebbene la grafica e la colonna sonora mantengano lo stile apprezzato della prima stagione, non possono compensare le gravi mancanze narrative e di caratterizzazione riscontrate in Arrivare a te 2. Il finale affrettato e le trame prevedibili pongono il sequel in una luce negativa, deludendo i fan che speravano in una maggiore evoluzione dei personaggi e della storia.
