Nel contesto della 77esima edizione del Locarno Film Festival, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale presenta in anteprima mondiale la versione restaurata de Le ore dell’amore di Luciano Salce. Il regista, con uno sguardo pungente, ha rivoluzionato le visioni correnti della storia e della società. Il restauro è stato selezionato nella sezione del Festival Histoire du Cinéma, dedicata alla storia del cinema e offre versioni restaurate di film rari ed importanti.
L’anteprima e il Contesto
La proiezione ufficiale si terrà il 9 agosto alle 15.00 al PalaCinema 1, in presenza di Emanuele Salce, Stefano Libassi e del Conservatore del CSC – Cineteca Nazionale, Steve Della Casa. In occasione dell’anteprima a Locarno, il CSC – Cineteca Nazionale propone un inedito dossier sul restauro a cura di Mario Sesti, offrendo un nuovo strumento critico per accompagnare e promuovere i restauri realizzati dalla Cineteca Nazionale.
Il Dossier Esclusivo
All’interno del dossier dedicato a Le ore dell’amore, troviamo interviste esclusive a Gianmarco Tognazzi, Emanuele Salce, Federico Moccia , Stefano Libassi e riflessioni e testimonianze di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Lidia Ravera e Anna Foglietta.
L’Opera e la Sua Rilevanza
Il film, interpretato da Ugo Tognazzi, Emmanuelle Riva e Barbara Steele, affronta il tema della rigida morale cattolica e borghese riguardo al sesso prima del matrimonio, offrendo una prospettiva rivoluzionaria per l’epoca.
Il Significato delle “Ore dell’Amore”
Le ore del titolo del film rappresentano un momento di affetto, desiderio, complicità e ironia offerti dal regista allo spettatore senza sarcasmo. Come citato da Mario Sesti, il film trasmette “ore della vita” fatte di condivisione e scoperta reciproca, esplorando l’autenticità dei personaggi e dei loro sentimenti.
Il Processo di Restauro
Il restauro de Le ore dell’amore del 1963 è stato realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con Compass Film S.r.l. Nonostante la perdita dei negativi originali e le condizioni non ottimali dei materiali sopravvissuti, il lavoro sui controtipi d’epoca e sulla colonna sonora ha restituito nuova vita a questa opera cinematografica.