americani – la trama
In un contesto immobiliare newyorchese, un motivatore inviato dai proprietari scuote gli impiegati. La sfida promette una Cadillac al migliore venditore e il licenziamento a chi chiude ultimo. John Williamson guida il team, non apprezzato dai colleghi. Tra loro, solo Ricky Roma risulta assente, reputato il migliore. Il resto si scontra con le sfide: Shelley cerca favoritismi, Dave e George pensano di tradire l’azienda.
Il giorno successivo, contratti scompaiono senza ammissioni. Gli impiegati sono interrogati uno per uno, mentre tensione e panico salgono. Shelley annuncia un grande contratto, rivelatosi diverso. Il colpevole si scopre quando Williamson interrompe una trattativa di Roma. Il film è stato elogiato dal National Board of Review Award nel 1992.
americani – la recensione
“Americani” in italiano correla al film, seppur il titolo possa fuorviare. Il lavoro possiede gli elementi tipici delle produzioni statunitensi. Il regista Foley inizialmente dubitava della trasposizione da teatro a cinema, successo grazie a Mamet. La regia, pur statica, valorizza le performance attoriali. Lemmon e Al Pacino emergono brillanti, supportati da un cast di talento. Mamet modificò il testo teatrale con successo, sebbene alcuni aspetti rimangano teatrali.
al pacino – l’anno d’oro 1992
Al Pacino, icona del cinema, mostrò grandezza nel 1992. Con una carriera ricca, da “Il Padrino” a “Profumo di Donna”, Pacino è una pietra miliare dell’industria cinematografica. Nonostante difficoltà e insuccessi, gli anni ’90 segnarono la sua rinascita. Nel 1992, partecipò a “Americani” e “Profumo di Donna”, ottenendo riconoscimenti e premi. Il suo amore per il teatro e Shakespeare lo distinguono come un artista completo e intramontabile.