Ally Pankiw: dalla regia di videoclip al debutto cinematografico

Ally Pankiw: dalla regia di videoclip al debutto cinematografico - Horrormania.it

La regista canadese Ally Pankiw ha intrapreso il suo percorso nella regia partendo dal mondo dei videoclip musicali, dirigendo lavori per artisti nazionali e internazionali. Grazie all’esperienza acquisita, ha ampliato il suo repertorio dirigendo episodi di serie televisive di successo e debuttando nel mondo del cinema con il film “I used to be funny”, presentato al South by Southwest nel 2023 e attualmente distribuito nelle sale.

“I used to be funny”: la trama del film

Nel film “I used to be funny”, la protagonista Sam, interpretata da Rachel Sennott, si trova immersa in una profonda depressione che la porta a isolarsi dal mondo esterno e ad affidarsi totalmente ai suoi coinquilini. La sua routine viene interrotta dall’inquietante scomparsa di Brooke, una ragazza della quale Sam era tata. Attraverso flashback, viene rivelato il legame speciale tra Sam e Brooke, che porta a conseguenze drammatiche per entrambe le protagoniste e al svelamento di un trauma che cambierà le loro vite in modo irrevocabile.

“I used to be funny”: equilibrio tra dramma e commedia

Ally Pankiw, con il suo debutto cinematografico, ha scelto di esplorare la difficile intersezione tra dramma e commedia nel film “I used to be funny”. La protagonista Sam, con il suo background di stand-up comedian, porta avanti un equilibrio tra momenti drammatici legati al suo trauma personale e situazioni comiche legate al suo carattere ironico e alle interazioni con gli altri personaggi. Questo mix di toni offre uno sguardo profondo sulla psicologia dei personaggi e sulla natura umana in generale, spingendo lo spettatore a riflettere sul significato della risata e della sofferenza.

Nuove sfumature performative: Rachel Sennott in primo piano

Nel film “I used to be funny”, Rachel Sennott offre una performance intensa e sorprendente, mettendo in mostra un range interpretativo che va dalla comicità al dramma più profondo. Il film evidenzia la capacità dell’attrice di trasmettere emozioni complesse e di coinvolgere il pubblico in un viaggio emotivo ricco di sfumature. Nonostante alcune criticità nella scrittura e nella struttura narrativa, il coraggio e l’ambizione di Ally Pankiw nel suo esordio cinematografico sono evidenti, delineando un’opera prima che promette di essere solo il primo passo di una regista da tenere d’occhio nel panorama cinematografico contemporaneo.

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