Alfonso Cuarón, insieme ad Alejandro González Iñárritu e Guillermo del Toro, vanta un prestigio internazionale come uno dei registi messicani più acclamati. Le loro opere, sebbene divergenti nel punto di vista, hanno saputo regalare al pubblico storie avvincenti e straordinarie. Nonostante l’erotismo e le scene di sesso non siano il fulcro principale delle loro produzioni, il regista di “Gravity” ha recentemente espresso la sua opinione in merito all’argomento.
L’Evocazione dell’Eros alla Mostra del Cinema di Venezia
Durante la sua partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia, Alfonso Cuarón è stato intervistato dalla rivista Variety. L’occasione ha permesso al cineasta messicano di discutere non solo dell’evoluzione del festival ma anche del recente spostamento dell’attenzione sui contenuti erotici in alcune pellicole presentate.
Tra le opere più discusse per la loro carica di sensualità, quest’anno spiccano “Babygirl” e “Disclaimer”, quest’ultima una serie TV prodotta da Apple TV e diretta proprio da Cuarón, con la straordinaria interpretazione di Cate Blanchett, insieme al tanto discusso “Queer” di Luca Guadagnino. Questi lavori cinematografici si sono distinti per l’audacia nel trattare temi come le relazioni omosessuali e i tabù legati alla femminilità.
L’Erotismo come Elemento Fondante dell’Esperienza Umana
Alfonso Cuarón ha sottolineato la rilevanza dell’erotismo all’interno della narrativa umana, definendolo un componente imprescindibile che ha costantemente affascinato gli artisti nel corso dei decenni. “Dal cinema muto abbiamo opere incredibili che esplorano l’eros,” ha sottolineato il regista nell’intervista a Variety.
Nonostante le speculazioni sul ruolo sempre più predominante dell’erotismo nelle nuove produzioni cinematografiche, Cuarón difende il suo impiego a patto che serva a veicolare l’essenza umana della narrazione. “Fintanto che viene utilizzato per comunicare quel lato dell’umano, credo che debba essere accettato e apprezzato,” ha dichiarato con convinzione.
