La Carriera di un Gigante del Cinema
Roberto Herlitzka, il famoso attore noto per il suo ruolo di Aldo Moro in “Buongiorno, notte” di Marco Bellocchio, è deceduto all’età di 86 anni lasciando un grande vuoto nel cinema italiano.
Nato a Torino il 2 ottobre 1937, Herlitzka ha goduto di una carriera eccezionale che lo ha visto protagonista in oltre sessanta film, lavorando con registi del calibro di Bellocchio, Sorrentino, Wertmüller e altri. Nel 2004 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Nastro d’argento come migliore attore e un David di Donatello come miglior attore non protagonista proprio per la sua indimenticabile interpretazione del segretario della DC rapito dai terroristi.
Un Cognome, una Storia
Di origini ebreo-cecoslovacche, Herlitzka, figlio di Bruno Herlitzka e Micaela Berruti, ha sempre mantenuto il suo complicato cognome, che porta con sé pezzi della sua identità familiare e culturale. Questa scelta è sempre stata per lui motivo di orgoglio, evocando le radici e il legame con la terra di Brno.
Tra Successi e Riconoscimenti
La carriera cinematografica di Herlitzka sbocciò negli anni ’70 con Lina Wertmuller, culminando in interpretazioni memorabili come quella in “Film d’amore e d’anarchia”. Ha incantato il pubblico televisivo degli anni d’oro con ruoli di spicco in sceneggiati Rai e si è distinto anche come doppiatore, regalando la sua voce al “fantasma” barista Lloyd in “Shining”.
Un Eredità di Capolavori
Amleto, Aldo Moro, ruoli drammatici e comici si intrecciano nella filmografia di Herlitzka, che ha saputo affascinare il pubblico con la sua versatilità e profondità. Dalla serie tv “Boris” al capolavoro sorrentiniano “La grande bellezza”, il suo talento resterà vivo nei cuori degli spettatori.
Ultimi Applausi all’Indimenticabile Attore
Tra le sue ultime interpretazioni in pellicole di grande impatto come “Il bambino nascosto” e “Leonora addi”, Herlitzka ha continuato a regalare emozioni fino all’ultimo. Nel 2013 ha conquistato il Premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista al Bari International Film Festival per il film “Il rosso e il blu”.
Fino all’ultimo istante, Roberto Herlitzka ha dimostrato di essere un pilastro del cinema italiano, lasciandoci un’eredità artistica indelebile che continuerà a risplendere nel firmamento cinematografico.
